via vetrina
Tagli scelti di poesia, Ghiannis Ritsos
rubrica a cura di ‘Z
da Erotica
Anche le parole
vene sono
dentro di esse
sangue scorre
quando le parole si uniscono
la pelle della carta
s’accende di rosso
come
nell’ora dell’amore
la pelle dell’uomo
e della donna.
***
Gli occhi chiusi
tutta nuda
sul tappeto rosso
attende
che lui si tolga le scarpe
le calze
che le impasti i seni
forte forte
coi suoi larghi piedi.
***
La poesia
ah la poesia – diceva –
un coito infinito
segni d’interpunzione niente
nessun punto e a capo
profumo della terra
letame e fiore di limone
e sperma
la zappa e il badile
sopra il marmo
doppio lavoro
altro non dire
l’amore uno.
***
Con correlazioni, con similitudini
ti ricreo frammentariamente. Non mi completo.
***
Due mesi senza incontrarci.
Un secolo
e nove secondi.
***
Sei tornata ridendo dal mercato, carica
di pane, frutta e un’infinità di fieri. Sui tuoi capelli…
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Nino Iacovella: La donna del lago (inedito)
La donna del lago
La testa snodata, infinita del sogno
che nuota nell’acqua scura del lago
Ci si desta sempre quando lo scenario non coincide,
ma adesso non ci sono risvegli ad attendere
ed è un abisso il fondale delle notti
“L’amore è bello solo se è vero amore” scriveva Gabriella
come se le parole riemergessero a galla,
un colpo di pistola, la testa bucata nel sonno
un corpo alleggerito dalla morte che risale
con il pigiama, le mani legate, i piedi senza scarpe
Il sogno non distingue appieno la natura degli ostacoli
se tronco, pietra, corpi, come un pesce nuota
con occhi divisi e contrapposti
per guardare l’intero spazio, profondo
degli uomini che vanno a morire
Il sogno guarda, sgrana la catena che oscilla
come un’alga sul fondale, un cordone ombelicale
che arriva sino alla donna affiorata sul limbo dell’acqua,
Il corpo di lei era avvolto con un telone…
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Il libro delle somiglianze, Ana Martins Marques
traduzione di Massimiliano Damaggio
ANA MARTINS MARQUES
da
O LIVRO DAS SEMELHANÇAS
IL LIBRO DELLE SOMIGLIANZE
Companhia das Letras, 2015
[1]
LIVRO
LIBRO
Capa
Um biombo
entre o mundo
e o livro
Copertina
Un paravento
fra il mondo
e il libro
*
Nome do autor
Impresso
como parece estranho
o mesmo nome
com que te chamam
Nome dell’autore
Stampato
come sembra strano
lo stesso nome
con cui ti chiamano
*
Dedicatória
Ainda que não te fossem dedicadas
todas as palavras nos livros
pareciam escritas para você
Dedica
Anche non ti fossero dedicate
tutte le parole nei libri
per te sembrano scritte
*
Primeiro poema
O primeiro verso é o mais difícil
o leitor está à porta
não sabe ainda se entra
ou só espia
se se lança ao livro
ou finalmente encara
o dia
o dia: contas a pagar
correspondência atrasada
congestionamentos
xícaras sujas
aqui ao menos…
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Vi lascio questo sguardo
Christian…
Io vorrei
Costretto a cercare la bellezza
nei più oscuri anfratti
ringraziare di essere vivo
uomo in vita a caccia di tutti i segreti nascosti
il più bello dei giochi è scovarli tutti
e perderli un passo dopo
io vorrei farvi ascoltare la voce del gatto
farvi vedere le cose di questo mondo
mettervi in casa un ospite inatteso
vorrei dirvi della mia amica Angela
angelo volato via
del mio fratello gay
che quando mi ha detto di esserlo
era più rosso del fuoco
“tranquillo amico mio:
tu sei gay
e io sono poeta
certe cose in certi ambienti è meglio tacerle
e di certo
tra le due
la più scandalosa è la poesia.”
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“poesia come massimo grado della sconfitta
poesia come massima distanza dalla resa”
(Christian Tito, 1975-2018)
Il tempo e il mondo, di Jannis Dallas
traduzione e premessa di Crescenzio Sangiglio
I testi che seguono costituiscono la traduzione italiana della più recente – e breve – raccolta di poesie di Jannis Dallas, autore tra i più noti della 1a generazione poetica del ’60, critico finissimo, esimio traduttore e in particolare interprete di tutti gli antichi lirici greci.
È forse la ricapitolazione di un’esperienza esistenziale e poetica più che settantennale nella quale lo sguardo critico epperò anche sentimentale compone i tratti definitivi del vissuto-affresco, ma sopra tutto definisce quelli dell’effettività e virtualità delle cose e degli uomini nella intertestuale dimensione del palinsesto esperienziale.
Un parvus libellus bensì, ma explicitario che si sròtola per codici significanti e direi orfiche articolazioni concettuali nella direzione che àuspica finalmente l’avvento della via “dalla catabasi a veder l’annunziata anabasi”: chiaramente balùgina il passaggio dalla storia alla trascendenza, dalla attualità dell’oggi alla realtà del tempo atemporale, due livelli diacronici che…
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Solo un esistere è dato
Quaderni di Traduzioni (XXXVIII)
Poesie stupende! Un grande grazie a Massimiliano Damaggio per il suo regalo eccezionale.
Quaderni di Traduzioni
XXXVIII. Marzo 2018
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Antologia poetica (2011-2015)
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Perìgeion (per vicinanza alla terra)
1 febbraio 2015- 1 febbraio 2018: Buon Compleanno “Perigeion”!
Una serigrafia di Alekos Fassianòs: “Eolo” (2003)
per Evangelia Polymou, con affetto ed amicizia
La quarta dimensione, quella della poesia
Atene raccolta tra rabbia e canto
metropolitana: scendi a Thisìon
ci siete tutti vi respiro: ci siete tutti
è dunque davvero un’aritmia del pensiero
e un ritmo del dire
la notte a Thisìon i volti di Fassianòs
i capelli sciolti di Antigone
le furie scatenate dai finanzieri d’Europa
Una delle immagini che, nella metropolitana di Atene, celebravano il 2013 quale “anno kavafiano”
e questa quarta dimensione di luminose
ombre fecondanti
eclissi innumeri
altalene i pensieri
ai tavoli di una taverna a Thisìon
metropolitana: scendi a Thisìon
ti aspettano tutti al suono
di una lampada nel cui cono di luce
scrivere